Come ogni anno in questo periodo Milano si prepara ad ospitare i tanti eventi legati al Salone del Mobile e al Fuorisalone.
In questo articolo ti porto alcuni tips per organizzare al meglio le tue giornate durante l’evento di design più atteso dell’anno.
IL TREND DELLE CUCINE A SCOMPARSA DÀ PIÙ VALORE ALLA TUA ZONA LIVING
Le cucine a scomparsa, anche note come cucine “nascoste”.
Nell’ultimo periodo hanno lasciato definitivamente il territorio delle mode del momento per reclamare il proprio posto nell’attenzione dei consumatori.
Il trend delle cucine
Lo abbiamo potuto toccare con mano anche noi, visto che sempre più spesso ci troviamo ad aiutare i nostri clienti nella personalizzazione e progettazione di cucine di questo tipo.
Consentono ai loro utilizzatori di favorire l’ordine rispetto alla disomogeneità. Incentivare l’armonia in opposizione al contrasto che normalmente si può creare tra una cucina tradizionale e la zona living.
Ma facciamo un piccolo passo indietro. Cerchiamo di capire meglio a che cosa facciamo riferimento quando parliamo di cucine “nascoste” .
E come mai il trend delle cucine a scomparsa sta attirando così tanta attenzione e interesse.
Che cosa sono le cucine a scomparsa?
Le cucine a scomparsa o “nascoste” sono cucine che possono mimetizzarsi o integrarsi in un modo più ottimizzato con il resto della casa,.
A differenza delle cucine convenzionali che si esibiscono in modo più esplicito ai sensi e “impongono” sugli abitanti della casa una presenza visiva costante e, a volte, molto impegnativa.
Pensiamo per esempio al disordine che si può creare subito dopo aver cucinato o all’ingombro estetico creato dagli elettrodomestici e accessori a vista.
Il design minimal, intelligente e ottimizzato delle cucine a scomparsa risolve questo problema grazie all’uso di materiali e finiture qualitativamente elevati.
Il legno, il vetro o l’acciaio la presenza di sofisticati incastri e sistemi di cerniere, pannelli, cassetti e ante che nascondono ciò che prima era esplicitamente sotto gli occhi di tutti e offrono una maggiore personalizzazione dello spazio.
Perché le cucine a scomparsa piacciono così tanto?
Fino a oggi la cucina era vista come uno spazio ben definito, utilitaristico, tangibile, espanso e caratterizzato da una moltitudine di piani di lavoro.
Mobili ad hoc (spesso esteticamente in contrasto fra loro, perché provenienti da stili o fornitori differenti) e oggetti specifici sempre esposti (posate, condimenti, contenitori, …).
Il fatto che le cucine non fossero sempre armoniose, ordinate e ottimizzate non rappresentava un grosso problema: molto spesso si trattava di spazi ben separati dalla zona living, finalizzati alla preparazione del cibo ed eventualmente anche alla consumazione dei piatti cucinati.
E oggi? Oggi gli abitanti delle case favoriscono la fluidità e l’integrazione rispetto alla separazione netta e ambiscono a vivere in spazi il più possibile ottimizzati, intelligenti, armoniosi e multifunzionali: da qui, per esempio, l’unione sempre più amata e ricercata tra cucina e zona living.
In veste di interior designer ci troviamo molto spesso a ideare soluzioni per clienti che vogliono rendere la loro abitazione un connubio di spazi fluidi e integrati. Per attitudine personale o perché la contemporanea tendenza dello smart working richiede una migliore organizzazione della casa. Si “scontrano” proprio con il disallineamento estetico e concettuale che si crea tra una zona living minimal e armoniosa e una tradizionale cucina a vista, per forza di cose sempre molto caotica e disomogenea.
Le cucine nascoste danno invece agli abitanti della casa l’opportunità di cambiare le regole del gioco e meglio ottimizzare (o personalizzare) i luoghi.
Nella cucina a scomparsa l’ottimizzazione incontra l’estetica e il desiderio di migliorare gli ambienti.
Per motivazioni globali note a tutti, dal 2020 è cambiato anche il modo in cui si vivono gli spazi interni delle proprie case, tenendo conto del fatto che, come dicevamo, sempre più professionisti e lavoratori scelgono di lavorare full remote o comunque di non recarsi sul posto di lavoro tutti i giorni.
Diventa sempre più importante quindi la possibilità di uscire dagli schemi prestabiliti e organizzare gli spazi delle proprie abitazioni in modo fluido, personalizzato e versatile, a seconda delle esigenze e dei momenti della giornata.
Le cucine a scomparsa danno a chi le sceglie esattamente questo beneficio. Cioè l’opportunità di meglio gestire gli spazi e di creare atmosfere fluide, customizzabili e sempre accoglienti.
Come funzionano le cucine a scomparsa?
Sistemi integrati composti da guide di scorrimento, binari invisibili e cerniere a libro consentono ad ante e pannelli di scomparire alla vista quando vengono sollevati, per rivelare gli scompartimenti. Oppure, è possibile coprire determinati elementi della cucina, come fornelli o lavelli, con piani di lavoro scorrevoli.
Cerniere invisibili
Alcune soluzioni utilizzano “cerniere invisibili”, che si fanno notare solo all’apertura dei vari armadi: dall’esterno, non si è in grado di rilevare alcun tipo di cerniera. Poiché le cerniere invisibili da cucina non possono essere viste esternamente, forniscono un aspetto liscio, pulito ed esteticamente apprezzabile. Forniscono inoltre maggiore sicurezza, in quanto non sono semplici da manomettere, rompere o allentare.
Rubinetti e lavelli
Rubinetti e lavelli possono essere elementi che interrompono l’aspetto della tua cucina. È qui che entra in gioco il lavello della cucina invisibile: in alcuni progetti basta una semplice pressione per nasconderli ed estrarli all’occorrenza. Un’altra opzione è coprire la cavità del lavabo con una copertura progettata appositamente per esso. In questo modo non solo la continuità stilistica della cucina non verrà interrotta, ma potrai ottenere spazio in più.
Frigoriferi, cappe e piani cottura
Per quanto riguarda frigoriferi, cappe e piani cottura, il gioco è presto fatto. I frigoriferi più contemporanei e a scomparsa si fondono completamente con gli interni e con l’estetica della cucina, fino a sembrare dei mobili e non più degli elettrodomestici esterni. Lo stesso vale per le cappe: molto spesso possono essere integrate o nascoste, ma nel caso fossero a vista l’ideale è caratterizzarle con linee pulite, armoniose e che non creino contrasto con la cucina nella sua totalità. Anche i sistemi di cottura possono essere integrati e, al pari dei lavelli, “nascosti” con coperture apposite.
E i classici pensili da cucina? Nelle cucine a scomparsa la tendenza è quella di eliminare i pensili in favore di mensole, vani attrezzati e cassetti iper funzionali, integrati e attrezzati. Il tutto con l’obiettivo di “nascondere” alla vista gli elettrodomestici principali, gli accessori a parete e, ovviamente, tutti gli oggetti necessari alla preparazione e consumazione del cibo.
Alcuni produttori di cucine a scomparsa da tenere d’occhio
Se l’idea di riorganizzare gli spazi della tua casa per accogliere una cucina a scomparsa ti piace, ecco alcuni produttori di cucine “nascoste” che apprezziamo molto e che ti suggeriamo di considerare.
Valcucine, azienda che da più di quarant’anni si fa notare per il suo modo di progettare cucine innovative. Sostenibili e a misura d’essere umano, punta molto sui pensili attrezzati e ben organizzati, di ultimissima generazione. Possono essere nascosti all’occorrenza, ampliando così lo spazio di lavoro.
Scopri le video testimonianze dei nostri clienti
Nelle loro proposte è possibile trovare anche vani super integrati e attrezzati. Lo stesso discorso è riscontrabile nei lavori di Arclinea, dove la tradizione italiana si sposa perfettamente con un’estetica più contemporanea e con il bisogno di trovare soluzioni tecnologicamente avanzate.
Le collezioni di un produttore come Euromobil, per esempio, hanno l’obiettivo di unire le funzionalità delle cucine professionali alle necessità di spazio e fluidità delle famiglie di oggi.
Come avrai potuto intuire, le cucine a scomparsa non propongono soluzioni prestabilite e “confezionate”, ma la possibilità di organizzare al meglio i propri spazi, grazie a un lavoro certosino di personalizzazione e analisi delle effettive esigenze ergonomiche di ogni nucleo familiare.
In questo senso, sentiamo che il ruolo degli interior designer sul tema sta diventando sempre più fondamentale e ricercato, perché in grado di assistere il cliente non solo nella realizzazione di un progetto di cucina tanto particolare, quanto innovativo, ma anche di innescare un dialogo estetico e concettuale tra spazi.
Per farlo serve conoscere e maneggiare con competenza le giuste chiavi di lettura, che portino a un living armonioso e ottimizzato, capace di abbracciare al suo interno anche l’ambiente della cucina.
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Siamo Francesca Guzzo e Tiberio Rizzotto,
Il nostro stile progettuale è rivolto a chi desidera vivere una vita all’insegna della bellezza, dell’eleganza e della qualità. La qualità rispetto alla quantità. Uno stile di vita all’insegna del comfort e dell’armonia, dove gli elementi sono posizionati con cura. La scelta dei materiali e dei colori sono mirati a durare nel tempo, un’alternanza di trame e nuance che creano la giusta dinamicità all’ambiente. Un ambiente semplice nelle sue forme, pochi elementi ma di notevole qualità stilistica ed estetica, ambienti luminosi che creano la giusta atmosfera per ogni momento della giornata.